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Insegnamento a distanza: le sfide e le opportunità

di Jen

Puoi anche leggere questo articolo in Tedesco, Inglese, Francese, Indonesiano e Portoghese.

Il passaggio forzato alle lezioni in remoto e a un ambiente educativo digitale ha presentato nuove sfide e nuove opportunità per gli insegnanti.

L’aula virtuale consente alle attività educative di continuare anche a distanza ed è uno strumento a disposizione degli studenti che devono ricevere un’istruzione. Detto questo, in una situazione di questo tipo, l’insegnante rimane il principale responsabile del successo della didattica a distanza e ciò presenta sfide e opportunità diverse rispetto a quelle associate alle tradizionali lezioni in presenza.

Che cos’è l’insegnamento a distanza?

 

Parlare di insegnamento a distanza significa porre l’accento sul ruolo dell’insegnante in un contesto di didattica a distanza. Il recente passaggio alla didattica a distanza ha comportato per gli insegnanti l’utilizzo di software e tecnologie varie per fare lezione, per condurre attività di valutazione e per comunicare con gli studenti.

Insegnamento a distanza: quali sfide comporta?

 
2020-12-09  - Insegnamento a distanza: le sfide e le opportunità

Foto di Julia M Cameron da Pexels

Gli insegnanti devono affrontare molte sfide quando tengono le lezioni in un ambiente educativo tradizionale. Alcune di queste sono venute meno con la didattica a distanza, ma altre sono state esacerbate e ne sono subentrate di nuove specificamente legate all’apprendimento a distanza.

I contatti umani limitati Le lezioni tradizionali in classe sono da sempre state un luogo di connessione a livello umano tra l’insegnante i suoi alunni. Il legame tra insegnante e studente si forma in gruppo, quando si affrontano le diverse materie, o individualmente, quando l’insegnante aiuta lo studente a superare difficoltà nell’apprendimento o persino problemi personali legati all’ambiente familiare. In un ambiente di apprendimento tradizionale, la vicinanza permetteva a insegnanti e studenti di entrare in connessione, condividere esperienze e creare un legame.

Anche se la didattica a distanza non è completamente priva di opportunità simili, l’ambiente virtuale ostacola la creazione di momenti di confronto individuale spontanei e limita la possibilità di affrontare sfide o problemi insieme agli studenti in maniera più personale e privata. Ciò però non significa che gli insegnanti non possano legare con i propri studenti; significa semplicemente che gli insegnanti devono essere più attenti e ricettivi nei confronti dei bisogni degli studenti e organizzarsi per pianificare colloqui individuali con loro.

Il linguaggio corporeo in sordina La comunicazione in remoto tra studenti e insegnanti può essere efficace, ma alcuni elementi dello scambio comunicativo, come il linguaggio corporeo o le espressioni e microespressioni facciali, possono risultare filtrati in video. Anche se questi elementi del linguaggio del corpo non sono essenziali, arricchiscono comunque l’esperienza di apprendimento e comunicano tono, emozioni, vicinanza e premura.

La presenza e l’autorevolezza Molti insegnanti si sono sentiti in difficoltà nell’affermare la propria autorità in un contesto di didattica a distanza, sostenendo che la loro presenza fisica e la sola vicinanza nei confronti degli studenti aiutava a trasmettere autorevolezza, affermare la propria autorità e a catturare l’attenzione degli studenti.

Nell’aula virtuale, che può in molti casi contribuire a livellare i ruoli, capita spesso che il ruolo dell’insegnante si diluisca nel calderone di tutti i partecipanti e che l’insegnante perda il senso di controllo nei confronti della classe. Quindi è importante che gli insegnanti che lavorano in remoto stabiliscano regole chiare per le lezioni online e adottino gli accorgimenti necessari affinché gli studenti rimangano concentrati per tutta la durata della lezione.

L’uso di software per la gestione della classe Ci vogliono anni per diventare un insegnante e, anche se la maggior parte degli insegnanti utilizzava già qualche tipo di software e tecnologia prima dell’avvento della didattica a distanza, il passaggio a un ambiente completamente digitale, in un lasso di tempo molto breve e in condizioni non ottimali, si è rivelato impegnativo per i più.

Oltre a gestire l’urgenza con cui è dovuta avvenire la transizione, gli insegnanti hanno dovuto inoltre istruirsi e istruire i propri studenti sul software per la gestione della classe utilizzato e assicurarsi che gli alunni avessero hardware e software adeguati per una transizione all’aula virtuale senza intoppi.

L’isolamento dai compagni Una delle risorse più preziose per un insegnante sono gli altri insegnanti. Il modo in cui gli insegnanti vivono la propria professione è unico e specifico ed è proprio vivendo quotidianamente la professione che un insegnante fornire informazioni e aiuto ai colleghi quando si trovano in difficoltà.

Lavorare o insegnare da casa può essere un serio impedimento quando si tratta di entrare in connessione con gli altri insegnanti, perché spesso i momenti di apprendimento e i consigli provenienti da altri insegnanti non sono pianificati, ma avvengono spontaneamente nel corso della giornata.

L’isolamento può sì essere superato con videocall e videoconferenze, ma questo tipo di comunicazioni pianificate non includono le interazioni e i suggerimenti più spontanei.

Gli studenti che rimangono indietro Una delle esperienze più impegnative per un insegnante è sapere o scoprire che un alunno sta rimanendo indietro in classe, che non ha accesso a risorse di base o che non ha il supporto necessario a casa. Tutto questo può essere difficile da gestire a livello emotivo, ma quando c’è la possibilità di avere un contatto di persona quotidiano con gli studenti, l’insegnante può fungere da ancora di salvezza per gli alunni quando ne hanno più bisogno.

La didattica a distanza, tuttavia, non consente quella vicinanza fisica e quelle interazioni di persona quotidiane che possono essere di conforto per gli studenti più vulnerabili e che possono fornire loro un sistema di supporto cruciale. Oltre alle sfide che questi studenti vulnerabili affrontano nell’ambiente educativo tradizionale, l’aula virtuale ne offre di nuove:

  • Accesso inadeguato o nullo a hardware adeguato, come un computer o un laptop
  • Accesso inadeguato o nullo ad una connessione ad internet
  • Esposizione ad un ambiente rumoroso o inadeguato non favorevole all'apprendimento
  • Accesso inadeguato a una buona alimentazione
  • Esposizione prolungata a membri della famiglia violenti
  • Pressione per diventare economicamente autosufficienti

La gestione e l’organizzazione delle risorse didattiche Gli insegnanti hanno spesso documenti PDF di grandi dimensioni con tutte le risorse educative di cui avranno bisogno nel corso di un anno di insegnamento. Stampare i materiali, fotocopiarli se necessario, e distribuirli agli studenti era un’attività di routine fattibile in un’aula fisica tradizionale, ma l’aula virtuale ha reso questo passaggio inutile.

Fare avere materiali didattici digitali agli studenti dovrebbe essere un’operazione facile, ma quando i PDF di grandi dimensioni devono essere divisi, uniti, riorientati e si devono spostare, cancellare o numerare le pagine dei file, la gestione dei documenti può trasformarsi in un incubo per qualsiasi insegnante.

A differenza di alcune delle altre sfide caratteristiche delle lezioni in remoto, questa difficoltà può in realtà rivelarsi un dono prezioso. Grazie ad alcuni software di gestione dei PDF e dei documenti utili e intuitivi, gli insegnanti possono sfruttare tool online per riorganizzare i propri materiali didattici e proporli in maniera appropriata e accattivante agli studenti. È anche probabile che una gestione dei documenti digitali di questo tipo non si limiterà ad essere una caratteristica dell’aula virtuale, ma tornerà utile anche quando si ritornerà alla didattica in presenza.

Quali sono le opportunità offerte dall’insegnamento a distanza?

 
2020-12-09  - Insegnamento a distanza: le sfide e le opportunità

Foto di Julia M Cameron da Pexels

Anche se il passaggio all’aula virtuale è stato arduo per molti insegnanti, l’esperienza dell’insegnamento a distanza ha portato anche sorprendenti benefici ed opportunità.

La maggiore collaborazione tra gli studenti Al contrario di quanto ci si sarebbe potuti aspettare, la didattica a distanza ha offerto nuove opportunità di collaborazione tra gli studenti. Mentre il successo delle collaborazioni tra alunni nell’aula tradizionale era legato alla partecipazione da parte degli studenti, alle dinamiche di gruppo e ai contributi individuali, la didattica a distanza ha aiutato a rendere lo spazio di collaborazione equamente accessibile, grazie a una varietà di tool e piattaforme che coinvolgono gli studenti con più immediatezza e incoraggiano l’apporto individuale da parte di ciascuno di loro.

L’insegnamento virtuale facilitato In un ambiente virtuale, il tutoraggio doposcuola per quegli studenti che hanno bisogno di essere maggiormente stimolati è molto meno impegnativo dal punto di vista logistico. Seguire gli studenti di persona significa trovare un luogo e un’ora in cui farlo, il che implica dover pianificare, gestire il tempo in modo più preciso e, in alcuni casi, dover ricorrere a mezzi di trasporto alternativi.

L’ambiente virtuale permette sia all'insegnante che allo studente di connettersi senza dover pensare ai problemi logistici.

La maggiore partecipazione da parte degli studenti più introversi Gli studenti più calmi o più introversi possono contribuire all’apprendimento in classe con intuizioni preziose; nell’aula tradizionale, sono però spesso condizionati a rimanere in silenzio. Così gli alunni più loquaci o estroversi finiscono per essere quelli che si distinguono e che dominano le discussioni che avvengono in classe.

Il lavoro di Susan Cain, scrittrice, docente e autrice di Quiet, mette in luce il valore degli introversi, evidenzia quanto i leader introversi possano essere efficaci e il fatto che l'estroversione sia stata vista da sempre come un tratto più desiderabile e di successo rispetto all'introversione e propone di creare ambienti di apprendimento che permettano agli introversi di esprimersi tanto quanto gli estroversi.

Se vuoi approfondire, dai un'occhiata alla popolare TED Talk di Susan Cain sul potere degli introversi.

Lungi dall'essere perfetta, la didattica a distanza ha creato un ambiente in cui gli studenti più calmi e introversi sentono di potersi esprimere e di poter contribuire ai dibattiti che avvengono in classe. Anche se questo fenomeno può essere attribuito al senso di distanza creato dallo schermo, le voci degli introversi sono una risorsa inestimabile per qualsiasi dibattito in aula e il fatto di sentirsi ascoltati potrebbe incoraggiare gli studenti più introversi o silenziosi a contribuire di più.

Meno interruzioni Una classe è composta da individui, ma ogni insegnante sa che, quando una classe fa chiasso e disturba, è come se assumesse vita propria, rendendo il ripristino del silenzio e della tranquillità un’impresa non indifferente.

L'apprendimento a distanza offre un ambiente di apprendimento che si presta molto meno agli elementi di disturbo rispetto alla didattica tradizionale in presenza: gli studenti infatti non occupano più uno spazio in comune, ma si collegano in remoto dai propri spazi personali. Il venire meno di questa dinamica interpersonale è un fattore chiave per ridurre il numero di interruzioni e di elementi di disturbo. Tuttavia, ci sono altri fattori importanti, come il linguaggio del corpo e l’instaurarsi di dinamiche all’interno di gruppi più piccoli, che sono possibili in presenza, ma vengono meno in un ambiente remoto.

Una modalità di apprendimento più equa?

 

Sotto alcuni punti di vista, la didattica a distanza fornisce un ambiente di apprendimento più equo per gli studenti vulnerabili, con una serie di vantaggi come la riduzione delle spese di viaggio e la necessità di una quantità minima di cancelleria; tuttavia non è ancora davvero chiaro quanto, in generale, la didattica a distanza permetta un accesso più equo all'istruzione da parte degli studenti più vulnerabili. Il più delle volte, l'insegnante e l'ambiente scolastico tradizionale possono essere un'ancora di salvezza per gli studenti vulnerabili, che contano sulla comunità scolastica per sopravvivere e per progredire all’interno del sistema educativo.

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Articolo tradotto e adattato in italiano da Giuliana

Jennifer Rees
Jen
Scrittrice UX